Il 27 febbraio 2025 il Museo del Corso ha inaugurato la mostra dedicata a Pablo Picasso intitolata “Picasso lo straniero” (Vedi il REEL). Oltre 100 opere, tra cui ceramiche, dipinti, sculture, fotografie, disegni,  documenti dell’epoca e una sezione dedicata alla primavera romana del 1917, che ripercorrono la delicata condizione di straniero in Francia, vissuta da Picasso tutta la vita.

La mostra, organizzata da Fondazione Roma con Marsilio Arte, sarà aperta fino al 29 Giugno 2025 nelle sale di Palazzo Cipolla in Via del Corso a Roma. Organizzare una mostra dedicata al più grande artista del Novecento non è mai facile, per l’occasione i prestiti delle opere provengono da importanti istituzioni quali il Musée national Picasso-Paris (MNPP), il Palais de la Porte Dorée con il Musée National de l’Histoire de l’Immigration, il Museu Picasso Barcelona, il Musée Picasso di Antibes, il Musée Magnelli – Musée de la Céramique di Vallauris e importanti e storiche collezioni private europee. 

Come nasce l’idea di straniero

Per la mostra questa è la terza tappa italiana dopo il Palazzo Reale di Milano e il Palazzo Te a Mantova. A Roma si presenta con un nucleo di opere inedite, selezionate esclusivamente per il percorso espositivo di Palazzo Cipolla. L’idea originale del progetto è nata da Annie Cohen-Solal, curatrice della mostra, con un intervento di Johan Popelard del Musée National Picasso-Paris.

Pablo Picasso, nato nel 1881 a Málaga in Spagna, si stabilisce a Parigi definitivamente nel 1904. Anche se la Francia lo ospiterà fino alla sua morte e la sua fama crescerà oltre i confini nazionali, l’artista non otterrà mai la cittadinanza francese. La mostra segue la vita artistica e politica di Picasso, illustrando come la difficile condizione di immigrato segnerà per sempre il suo animo e la sua arte. 

La primavera romana

Tra le sezioni più interessanti in mostra c’è, senza dubbio, quella dedicata alla primavera romana vissuta da Picasso. L’artista giunse in città il 17 febbraio 1917 con l’amico Jean Cocteau, per lavorare al primo balletto cubista della storia, Parade, che la compagnia dei Balletti Russi avrebbe messo in scena il 18 maggio 1917 al Teatro Chatelet di Parigi. Entrambi erano stati chiamati da Sergej de Diaghilev, l’impresario della compagnia, di cui faceva parte anche la ballerina Olga Kokhlova, presto compagna di Picasso. La Compagnia, a quel tempo, era impegnata nella seconda tournée italiana, che sarebbe partita nell’aprile proprio da Roma.

L’artista ebbe l’incarico di progettare le scenografie e i costumi del balletto, Jean Cocteau fu scelto per redigerne il libretto. Il 23 Febbraio Picasso affittò uno studio in Via Margutta 53B, dove oggi è possibile vedere ancora la targa commemorativa. In questo atelier l’artista dipingerà due grandi capolavori: l’Italiennel’Arlequine et femme au collier. Via Margutta, conosciuta come la via degli artisti, diventa la cornice dell’arte e dell’amore di Picasso e Olga Kokhlova, che avrebbe sposerà nel luglio 1918.

Powered by GetYourGuide

“Picasso lo straniero” è senza dubbio una delle mostre imperdibili del 2025 a Roma. Oltre ad essere l’occasione per vedere dal vivo le opere di Pablo Picasso, dona al pubblico la possibilità di conoscere un nuovo aspetto della vita dell’artista che ben si lega all’attuale tematica dell’ immigrazione.

Una profonda riflessione sul difficile distacco con la terra d’origine e il sentirsi diverso ovunque si vada, ma anche sulla fortuna che abbiamo oggi nell’essere cittadini europei e non più stranieri nello stesso continente.

Alcuni dei collegamenti presenti su questo sito sono delle affiliazioni. Ciò implica che se fai clic sul collegamento e effettui un acquisto, riceveremo una piccola commissione di affiliazione. Nonostante ciò, ci impegniamo a consigliare solo prodotti o servizi che utilizziamo regolarmente e che crediamo possano esserti utili.

Graziano e Federica

Hola siamo Graziano e Federica, due viaggiatori che hanno unito la propria vita nelle passioni e nel lavoro facendone un viaggio unico. Ci siamo conosciuti ad un colloquio di lavoro, che avremmo lasciato entrambi da li a breve, e dopo quindici giorni abbiamo prenotato il nostro primo viaggio insieme. Amiamo le cose colorate, i profumi del buon cibo e scoprire ogni giorno posti nuovi. La nostra casa è l’unione tra il design lineare scandinavo e lo spirito bohéme parigino.
×