Se pensate che Milano sia solo Piazza del Duomo vi sbagliate di grosso. Negli ultimi anni la città ha subito un forte cambiamento architettonico e urbanistico, che ha portato a paragonarla alle grandi città europee. Oggi se diciamo “Milano” pensiamo alla mondo della moda, alle aziende, alla città simbolo del lavoro, ma noi ci siamo chiesti “è tutta qui la sua anima?” Così, come dei veri esploratori, siamo andati alla ricerca dei posti insoliti di cui nessuno parla e che rendono il capoluogo lombardo molto più interessante di quanto pensavamo. 

1) Case Dipinte in Via Balzaretti

Le Case Dipinte di Via Balzaretti a Milano sono uno degli angoli più suggestivi e colorati della città, che abbiamo scoperto durante il nostro ultimo week end in città. Situate nel quartiere Città Studi, queste facciate colorate trasformano una strada residenziale in una vera e propria opera d’arte a cielo aperto.

L’iniziativa è nata dall’artista Camilla Falsini, coinvolta dal brand Domenico Orefice Design e dal laboratorio artistico Ortica. Le facciate degli edifici sono state dipinte con colori vivaci, motivi floreali e non solo, creando un effetto sorprendente che risalta con il cielo grigio di Milano. L’obiettivo era quello di portare arte e bellezza nel tessuto urbano, rendendo Via Balzaretti un punto di riferimento per gli amanti del design e della street art. La strada è diventata una delle più instagrammabili di Milano, meta di fotografi, creators e curiosi.

Cosa farai quando sarai a Milano?

2) L’orecchio del portinaio

L’orecchio del portinaio è una delle curiosità architettoniche più curiose di Milano. Si tratta di un citofono in bronzo a forma di orecchio, situato all’ingresso di Casa Sola-Busca, in via Serbelloni 10. Questo pezzo è spesso erroneamente attribuito a Adolfo Wildt, ma in realtà è stato realizzato nel 1926 dall’architetto Aldo Andreani, noto per il suo stile eclettico.

L’orecchio, oltre a essere un elemento decorativo che attrae l’attenzione dei passanti, aveva la funzione di citofono, permettendo ai visitatori di comunicare con il portinaio senza bisogno di campanelli, parlando letteralmente all’orecchio. Un’idea ironica e geniale che rievoca il tema dell’ascolto, della comunicazione e l’amore per il design che contraddistingue Milano da sempre.

3) Il Giardino delle Culture

Il Giardino delle Culture è uno spazio pubblico situato in via Emilio Morosini, nel cuore di Milano. Si tratta di un luogo di aggregazione dedicato all’arte e alla socialità nato dalla riqualificazione di un’ex zona abbandonata. Il progetto è stato promosso dal Comune di Milano in collaborazione con diverse associazioni locali, con l’obiettivo di creare uno spazio verde aperto alla cittadinanza, dove adulti e bambini potessero incontrarsi, giocare e partecipare a eventi culturali.

L’elemento iconico del Giardino delle Culture sono i suoi murales giganti realizzati dall’artista Millo nel 2015. Le due grandi pareti degli edifici sono state dipinte con opere in bianco e nero, che ritraggono figure stilizzate e dettagli surreali. I murales hanno trasformato quest’area in una delle tappe più famose della street art milanese. Oggi il Giardino delle Culture oltre ad essere un’area di ritrovo, ospita numerosi eventi culturali,  laboratori, concerti e iniziative. Uno splendido esempio di riqualificazione urbana restituita ai cittadini. 

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4) Un castello di carte

Il Castello Pozzi è un edificio storico situato all’angolo tra Viale Berengario e Via Brin, a pochi passi dalla celebre zona CityLife. Costruito nel 1929 per volere dell’imprenditore Claudio Tridenti Pozzi, l’edificio rappresenta un esempio significativo dell’architettura del primo Novecento. Una delle caratteristiche più distintive del Castello Pozzi è l’installazione artistica presente nel giardino che rappresenta un castello di carte. Nata da un’idea del proprietario dell’edificio Rinaldo Denti e lo stilista Elio Fiorucci, rappresenta uno dei dettagli più insoliti da vedere a Milano.

Le carte sono decorate con motivi barocchi e, durante le ore serali, vengono illuminate da giochi di luci al neon attirando l’attenzione dei passanti. Il castello di carte non è l’unica installazione artistica del Palazzo Pozzi, infatti nel giardino ci sono tre sculture di cavalli in legno, ispirate a Leonardo da Vinci e realizzate dall’artista Giuliano Grittini. Se siete a zonzo per la città, non fatevi sfuggire questo luogo insolito!

5) Wall of Dolls – Il muro delle bambole

Il muro delle bambole è un’installazione artistica e sociale situata in Via De Amicis, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza contro le donne. L’idea nasce dalla stilista Jo Squillo nel 2014, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Il muro è totalmente ricoperto di bambole di pezza e non appese, simbolo delle vittime di femminicidio e abusi. Ogni bambola rappresenta una storia, un volto, una vita spezzata, alcune di esse sono accompagnate da fotografie delle vittime, targhe memorative o messaggi d’amore scritti da chi resta.

Nel corso degli anni, il Wall of Dolls è diventato un simbolo della lotta per i diritti delle donne e un luogo di memoria, viene aggiornato regolarmente con nuove bambole e nuove testimonianze. Tutto questo ci fa capire quanto l’arte possa essere un potente strumento di sensibilizzazione e denuncia sociale.

Abbiamo selezionato i cinque posti insoliti che hanno colpito maggiormente la nostra attenzione, ma possiamo assicurarvi che Milano nasconde molti più tesori di quel che immaginiamo. Se conoscete a memoria i monumenti della città e volete uscire dagli itinerari turistici vi conviene salvare questo articolo e programmare un week end insolito a Milano.

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Graziano e Federica

Hola siamo Graziano e Federica, due viaggiatori che hanno unito la propria vita nelle passioni e nel lavoro facendone un viaggio unico. Ci siamo conosciuti ad un colloquio di lavoro, che avremmo lasciato entrambi da li a breve, e dopo quindici giorni abbiamo prenotato il nostro primo viaggio insieme. Amiamo le cose colorate, i profumi del buon cibo e scoprire ogni giorno posti nuovi. La nostra casa è l’unione tra il design lineare scandinavo e lo spirito bohéme parigino.
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