A un’ora da Roma si trova un luogo di straordinaria bellezza e romanticismo, conosciuto come uno dei giardini più belli al mondo: il Giardino di Ninfa.
Questo giardino incantato è testimone di una storia millenaria e una natura rigogliosa, tanto che sembra essere uscito da un film fantasy. Avete presente quei villaggi immersi nella natura raccontati dal Signore degli Anelli o da altre saghe del genere? Ecco, il Giardino di Ninfa è esattamente così. Le sue rovine medievali, i ruscelli serpeggianti e la varietà di piante esotiche lo rendono un luogo magico che affascina i visitatori provenienti da tutto il mondo.
Una storia ricca di fascino
Le origini del Giardino di Ninfa risalgono al XIII secolo, quando fu costruita la cittadina medievale di Nymphaeus, oggi conosciuta come Ninfa. Nel corso dei secoli, l’insediamento fu abbandonato e le rovine rimasero nascoste sotto un fitto manto di vegetazione. Nel XIX secolo, la famiglia nobiliare Caetani decise di trasformare questo luogo in un giardino, mescolando il fascino delle rovine con la bellezza della natura. Sono proprio loro a piantare e curare tantissime varietà di piante provenienti da tutto il mondo, irrigandole con ruscelli e laghetti sullo sfondo delle rovine medievali. Un perfetto esempio di come l’intervento umano possa armonizzarsi con la natura, creando un’atmosfera suggestiva e unica.
Un’oasi di biodiversità
Uno dei tratti distintivi del Giardino di Ninfa è la sua ricchezza di biodiversità. Le diverse specie di piante, molte delle quali rare o esotiche, creano un ambiente che attrae una vasta gamma di animali e insetti. L’atmosfera umida e l’abbondanza di acqua rendono il giardino un habitat ideale per uccelli, farfalle e altri animali selvatici.
Il connubio di flora e fauna contribuisce a creare un’esperienza immersiva in cui la natura è protagonista, ci si sente davvero degli ospiti passeggiando qui!
La bellezza di Ninfa non affascina solo i visitatori e gli amanti della natura, ma ha ispirato molti artisti, poeti e scrittori nel corso dei secoli. La sua fragile bellezza richiede costante attenzione, per questo l’Associazione Internazionale Giardino di Ninfa si occupa della conservazione delle rovine storiche e dell’ecosistema, con misure di tutela e manutenzione. Lo scopo di preservare il tesoro di Ninfa alle future generazioni.
Una visita indimenticabile
Per coloro che decidono di esplorare il Giardino di Ninfa, l’esperienza è veramente indimenticabile. Sfortunatamente durante la nostra visita il tempo non è stato dei migliori, con un cielo che minaccia pioggia e una primavera giunta in ritardo, non abbiamo potuto ammirare tutte le fioriture e i colori di questo splendido paesaggio. Vi consigliamo di prenotare la visita sul sito web tra Aprile e Maggio, la stagione della fioritura del glicine, un vero e proprio spettacolo per i visitatori.
La passeggiata nel Giardino è accompagnata da una guida del parco, che vi condurrà in un vero e proprio viaggio nel tempo. La combinazione di elementi storici e naturali dà vita a un paesaggio fiabesco difficile da dimenticare.
Il borgo di Sermoneta
Se volete abbinare la visita al Giardino di Ninfa all’esplorazione dei borghi circostanti, vi consigliamo di fare tappa a Sermoneta. Il comune dista soli 7 km dal punto dall’oasi e vanta delle origini antichissime risalenti all’epoca dei volsci, pensate che la sua prima testimonianza con il nome di Sulmo è citata nell’Eneide di Virgilio.
Noi abbiamo scelto Sermoneta per il nostro pranzo della domenica, prima di visitare Ninfa. Tra i suoi vicoli pittoreschi troverete moltissimi ristoranti caserecci e squisiti. Inoltre, vi consigliamo di non farvi sfuggire la visita al Castello Caetani, che si erge sul punto più alto del borgo, e alla Loggia dei Mercanti che vi trasporteranno per un attimo nel Medioevo.
La Battaglia di Lepanto di Sermoneta
Negli anni Sermoneta è diventata famosa anche per la rievocazione della Battaglia di Lepanto, combattuta nella seconda metà del XVI secolo tra l’impero Ottomano e gli arabi, e alla quale partecipò Onorato IV Caetani come comandante generale della fanteria pontificia con i suoi soldati sermonetani. La leggenda vuole che, nel momento più furioso della battaglia, il pensiero del Caetani andò ad un’immagine della Madonna, custodita a Sermoneta, nel luogo esatto in cui aveva incontrato per la prima volta Agnesina Colonna, sua sposa. Così, per augurarsi vittoria, invocò la Vergine e fece voto, in caso di vittoria, di erigere una chiesa a Sermoneta. La promessa che fu mantenuta e fu eretta la chiesa della Madonna della Vittoria, dove il Caetani è stato sepolto. Da allora, ogni anno, la seconda domenica del mese di ottobre si celebra a Sermoneta l’anniversario della Battaglia di Lepanto, con una sfilata in abiti storici dell’epoca, musica, buon cibo e vino.
Con questa piccola curiosità del borgo abbiamo tracciato un itinerario perfetto per la vostra gita fuori porta. Raggiungere questa zona è comodo sia da Roma, percorrendo un tragitto di circa un’ora e mezza; oppure da Latina e dal basso Lazio in poco più di mezz’ora. Resterete affascinati dalla natura e dalle tradizioni di borghi ancora inesplorati dal grande pubblico.
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