Non è la prima volta che andavamo a Bruxelles, ed ogni volta ci sentiamo dire, ma cosa c’è da vedere a Bruxelles oltre ad un bambino che fa pipì? A noi, invece, la capitale europea non smette mai di stupirci! Una città piccola, molto simile a Parigi ma che mantiene saldi i sui caratteri distintivi attraverso la sua storia e la sua arte.

In questo articolo vi raccontiamo la nostra esperienza in 5 giorni alla scoperta di ciò che rende Bruxelles una destinazione imperdibile per tutti gli amanti del viaggio.

Giorno 1: arrivo e il Manneken Piss

Dopo un breve volo da Roma, siamo atterrati all’Aeroporto di Bruxelles, dove abbiamo raggiunto il centro città per poi fermarci alla stazione metro De Brouckère. Da lì, il nostro alloggio era a pochi passi, in un tipico pub belga dove abbiamo alloggiato in una stanza situata proprio sopra il locale. Un aneddoto che non dimenticheremo mai era il bagno, da cui si entrava da una finestra, e lo scricchiolio del pavimento in legno, dove sotto ovviamente c’erano i commensali del pub. Questa esperienza è stata davvero unica, permettendoci di immergerci subito nell’atmosfera vivace e conviviale della città. A Graziano un po’ meno!

Sistemati i bagagli, non abbiamo resistito alla tentazione di esplorare i dintorni e ci siamo ritrovati immediatamente di fronte a uno dei simboli più iconici di Bruxelles: il Manneken Pis. Questa piccola statua di bronzo, che raffigura un bambino che fa pipì, è più di una semplice attrazione turistica. Si dice che risalga al XVII secolo, e secondo la leggenda, rappresenta il coraggio e lo spirito indomabile dei cittadini di Bruxelles. La storia narra che il bambino salvò la città da un incendio, spegnendo le fiamme con il suo gesto provocatorio. Ogni tanto, la statua viene vestita con abiti diversi, donati da varie nazioni e organizzazioni, rendendola un’icona amata e un punto di riferimento per i locali.

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Giorno 2: la Grand Place e l’arte di Bruxelles

La mattina del secondo giorno, dopo una colazione veloce al pub, ci siamo diretti verso la famosa Grand Place, il cuore pulsante di Bruxelles. Raggiungerla è stato semplicissimo, abbiamo camminato per soli 10 minuti, immergendoci nelle stradine medievali che conducono alla piazza.

La Grand Place è considerata una delle piazze più belle d’Europa, con i suoi edifici gotici e barocchi che raccontano secoli di storia. Quel giorno la piazza era in fermento, perché la sera si sarebbe tenuto il concerto di Woodkid (un artista di musica elettronica che piace molto a Graziano), e i preparativi erano in pieno svolgimento. Questo ha aggiunto un tocco di vitalità in più alla già vivace atmosfera.

Nel pomeriggio, abbiamo deciso di esplorare l’anima artistica di Bruxelles. La nostra prima tappa è stata il Museo Magritte, dedicato al celebre artista surrealista belga René Magritte. Questo museo ospita una delle più grandi collezioni di opere dell’artista al mondo, tra cui dipinti, sculture e disegni che esplorano i temi del sogno, dell’illusione e della realtà. Visitando le varie sale, siamo stati colpiti dall’atmosfera onirica che pervade l’opera di Magritte, un viaggio nei meandri della mente umana che ci ha lasciato profondamente riflessivi.

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Non potevamo trascurare una visita ai quartieri artistici di Stalingrad e Marolles, noti per la loro street art e le gallerie d’arte. Passeggiare per le strade di questi quartieri è stata un’esperienza visiva straordinaria, con murales e installazioni che raccontano storie urbane e sociali. Abbiamo avuto anche la fortuna di partecipare a un vernissage in una delle gallerie locali, immergendoci ancora di più nella scena culturale brussellese.

Giorno 3: tra arte e panorami

Il terzo giorno ci siamo dedicati alla scoperta del Mont des Arts, una delle zone più suggestive di Bruxelles. Raggiungibile facilmente a piedi dalla stazione metro Parc, il Mont des Arts è un complesso urbanistico e culturale situato su una collina da cui si gode di una vista spettacolare sulla città. Questo spazio ospita giardini, fontane e sculture, ed è circondato da musei e istituzioni culturali. Qui, ci siamo fermati ad ammirare il panorama e a scattare qualche foto ricordo, prima di proseguire verso la nostra prossima tappa.

Non lontano da Mont des Arts, abbiamo preso l’ascensore panoramico del Point de Vue des Marolles, che ci ha portati fino a una piattaforma da cui si può godere di una vista mozzafiato sui tetti della città. Questo punto di osservazione è perfetto per chi vuole avere una visione d’insieme di Bruxelles, e l’esperienza è resa ancora più affascinante dalla presenza della ruota panoramica, da cui è possibile ammirare il paesaggio cittadino da un’altra prospettiva.

Giorno 4: l’Atomium e il Quartiere Europeo

Il quarto giorno è stato dedicato a una delle attrazioni più emblematiche di Bruxelles: l’Atomium. Per arrivarci, abbiamo preso la metro linea 6 fino alla fermata Heysel, situata proprio vicino al monumento. L’Atomium, costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1958, rappresenta un cristallo di ferro ingigantito 165 miliardi di volte. 

Questo incredibile edificio, composto da nove sfere collegate da tubi, è un simbolo della scienza e del progresso tecnologico. L’esperienza all’interno dell’Atomium è stata surreale, con le luci e le installazioni che ci hanno trasportato in un mondo futuristico. Dalle sfere si possono anche ammirare viste panoramiche mozzafiato sulla città.

Dopo la visita all’Atomium, sulla via del ritorno, abbiamo fatto una sosta al Jardin du Pavillon Chinois e alla vicina Tour Japonaise. Questi due edifici, situati nel Parco di Laeken, sono stati costruiti all’inizio del XX secolo e riflettono l’influenza dell’arte orientale in Europa. Il Pavillon Chinois, con le sue decorazioni intricate e l’atmosfera esotica, ci ha trasportato in un mondo lontano, mentre la Tour Japonaise, con la sua struttura slanciata, ci ha affascinato con la sua eleganza e bellezza.

Nel pomeriggio, ci siamo diretti verso il Quartiere Europeo, facilmente raggiungibile con la metro linea 1 fino alla fermata Schuman. Qui abbiamo visitato il Parlamento Europeo, un’esperienza che ci ha arricchito e ci ha fatto riflettere sull’importanza dell’Unione Europea. Durante la visita, abbiamo appreso la storia e il funzionamento delle istituzioni europee, esplorando l’emiciclo e il Parlamentarium, un centro visitatori interattivo che offre una panoramica della storia dell’Unione e delle sue sfide future. La visita è stata estremamente interessante e ci ha permesso di capire meglio il ruolo dell’Europa nella vita quotidiana di ognuno di noi.

Giorno 5: un tocco di gotico e un mercato di sapori

L’ultimo giorno del nostro viaggio, lo abbiamo dedicato a esplorare il lato gotico di Bruxelles, visitando la Cattedrale dei Santi Michele e Gudula. Questa magnifica cattedrale è uno degli esempi più belli di architettura gotica in Belgio. Le sue imponenti torri gemelle e le vetrate colorate raccontano secoli di storia religiosa e artistica. All’interno, siamo rimasti affascinati dalla maestosità dell’altare e dalle intricate sculture che adornano le navate. Una visita che ci ha permesso di concludere il nostro soggiorno a Bruxelles con un tocco di spiritualità e bellezza.

Dopo la visita alla cattedrale, ci siamo diretti verso il mercato vicino alla Gare du Midi, un’esperienza che non potevamo perderci. Questo mercato è uno dei più grandi e vivaci della città, dove si possono trovare prodotti freschi, tra cui i famosi cavoletti di Bruxelles, abbigliamento, e tantissime altre curiosità. Il mercato è anche un ottimo posto per immergersi nella vita quotidiana dei brussellesi, lontano dai circuiti turistici più battuti.

Infine, prima di dirigerci verso l’aeroporto, abbiamo deciso di pranzare vicino alla Porte de Hal, un’antica porta della città che oggi ospita un museo dedicato alla storia medievale di Bruxelles. Il quartiere offre numerose opzioni per un pranzo tipico belga. Noi abbiamo optato per un ristorante tradizionale dove abbiamo gustato piatti locali, chiudendo in bellezza il nostro soggiorno nella capitale belga.

Bruxelles ci ha conquistati con la sua storia, la sua arte e la sua vivace atmosfera. Per chiunque stia pianificando un viaggio in questa città, il nostro consiglio è di esplorare con curiosità e lasciarsi sorprendere dalle mille sfaccettature di Bruxelles.

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Graziano e Federica

Hola siamo Graziano e Federica, due viaggiatori che hanno unito la propria vita nelle passioni e nel lavoro facendone un viaggio unico. Ci siamo conosciuti ad un colloquio di lavoro, che avremmo lasciato entrambi da li a breve, e dopo quindici giorni abbiamo prenotato il nostro primo viaggio insieme. Amiamo le cose colorate, i profumi del buon cibo e scoprire ogni giorno posti nuovi. La nostra casa è l’unione tra il design lineare scandinavo e lo spirito bohéme parigino.
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